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Manoscritto - Maina, Giovanni Antonio. Figurato della misura del territorio di S. Michele stata formata nell’anno 1721. Villanova d’Asti, 1796.

Interessante manoscritto figurato eseguito su carta con scrittura leggibile e ordinata di unica mano ad inchiostro bruno, con eleganti e accurati disegni eseguiti con colorazione all’acquarello, raffigurante il territorio di Dusino San Michele nei pressi di Villanova d’Asti, realizzato dal geometra Giovanni Antonio Maina.
L’impostazione tecnica risulta moderna per l’epoca, anche per l’uso di strumenti di misura all’avanguardia e per una notevole precisione topografica.

€ 1.250,00

Description

In-4°, 3 cc. non num. incluso il front., 239 pagg. num.
Interessante manoscritto figurato eseguito su carta con scrittura leggibile e ordinata di unica mano ad inchiostro bruno, con eleganti e accurati disegni eseguiti con colorazione all’acquarello, raffigurante il territorio di Dusino San Michele nei pressi di Villanova d’Asti, realizzato dal geometra Giovanni Antonio Maina.
Frontespizio figurato con aquila reggente motto in latino, indice generale dei nominativi dei proprietari terrieri e relative dimensioni dei terreni espresse in giornate e posizionamento catastale. Seguono 239 pagine con i riferimenti del rilevamento geometrico particellare e le raffigurazioni dei terreni, con le specifiche delle superfici, delle dimensioni, dei fabbricati edificati su di essi, le rendite, i nomi dei proprietari, l’annotazione di eventuali cambiamenti e la ricognizione dei confini. Per la rappresentazione degli appezzamenti viene utilizzata una legenda comune: giallo per i coltivi, verde chiaro per pascoli e prati, verde scuro per le selve. Sono evidenti le specie arboree presenti per indicare i frutteti e le aree boschive.
Nell’area piemontese si affinano le registrazioni dei dati e i metodi di valutazione a seguito di riforme regolamentari, a partire dal 1755. La problematica principale dei territori piemontesi, così per i registri catastali, è la mancanza di standard di rappresentazione. L’elencazione delle coerenze delle particelle è di impostazione narrativa.
Legatura coeva in pieno cuoio, cornice dorata a un filetto ai piatti racchiude rosone floreale centrale impresso in oro, dorso con fregi floreali e filetti impressi in oro, tagli rossi.
È interessante constatare che il presente documento catastale è stato compilato dal geometra Giovanni Antonio Maina in data 6 marzo 1796, nei pochi giorni precedenti l’armistizio di Cherasco e la costituzione della Repubblica Piemontese. Su molte pagine è presente il timbro ad inchiostro nero del valore bollato (soldi quatro), inserito entro stemma del Regno di Sardegna.
Questo documento è stato redatto prendendo esempio da un manoscritto precedente datato 1721, così come si evince dal titolo al frontespizio e come specificato alla pagina 239.
L’impostazione tecnica risulta moderna per l’epoca, anche per l’uso di strumenti di misura all’avanguardia e per una notevole precisione topografica.
Buono stato di conservazione. Segnaliamo leggera usura alla legatura.

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