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Libri e stampe antiche

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Celso, Aulo Cornelio. In hoc volumine haec continentur. Aurelii Cornelii Celsii Medicinae libri. VIII. Quam emendatissimi, Graecis etiam omnibus dictionibus restitutis. Venezia, in aedibus Aldi, et Andreae Asulani soceri, 1528 - marzo (in fine).

Prima edizione Aldina del più antico documento medico dopo gli scritti di Ippocrate. Rimane il più grande trattato medico dell’antica Roma e la prima storia della medicina occidentale. Questa edizione, curata da  Giovanni Battista Egnazio, il cui nome figura nella prefazione, include anche una poesia sulla medicina e sulla storia naturale di Quinto Sammonico Sereno (in latino Quintus Sammonicus Serenus).

€ 5.200,00

Descrizione

In-8°,  8 cc. non num. incluso il frontespizio, 164 pagg. num. (errori di numerazione alle pagg. 82, 145, 147 e 150).
Ancora aldina sulla prima e ultima carta, testo in latino, numerosi spazi con letterine guida per le iniziali, postille e sottolineature manoscritte a china, prefazione di Giovanni Battista Egnazio, indice, in fine una poesia di Quinto Sammonico Sereno e appunti manoscritti anticamente sull’ultima c. bianca.
Completo.
Legatura coeva in piena bazzana muta, dorso a 5 comparti con fregi floreali impressi  in oro, sguardie marmorizzate, tagli rossi.
Prima edizione Aldina del più antico documento medico dopo gli scritti di Ippocrate. Rimane il più grande trattato medico dell’antica Roma e la prima storia della medicina occidentale. Questa edizione, curata da  Giovanni Battista Egnazio, il cui nome figura nella prefazione, include anche una poesia sulla medicina e sulla storia naturale di Quinto Sammonico Sereno (in latino Quintus Sammonicus Serenus).
La fonte del testo era un manoscritto appartenente a Ercole Gonzaga, il dedicatario, che conteneva sia Celso che Sereno, da cui la presenza di entrambi i testi in questo volume.
Come descrive il Graesse e il Renouard la c. 148 è bianca.
Esemplare genuino in ottime condizioni. Segnaliamo una piccola macchia al margine superiore delle cc. 92 e 93 e impercettibile lavoro di tarlo all'ultima c. e al piatto anteriore.
cfr. Graesse II 100; Renouard pag. 105 n°1; Adams C 1241; Durling 908; Norman 428. 

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