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Greff, Hieronymus. Quattro angeli vendicatori. Strasburgo, 1502 circa.

Incisione originale eseguita in xilografia da Hieronymus Greff, tratta da un soggetto del 1498 di Albrecht Dürer. La rinomata serie incisa da Dürer fu ristampata per la prima volta a Strasburgo da Greff, il quale sostituì il monogramma AD con il proprio IVF (Ieronymus von Frankfurt).

€ 2.000,00

Descrizione

Incisione originale eseguita in xilografia (mm 278 x 386 l’impressione, con linee di incorniciatura), monogrammata in basso al centro IVF, facente parte della serie "Apocalisse".
Impressa a Strasburgo nel 1502 da Hieronymus Greff, tratta da un soggetto del 1498 di Albrecht Dürer (*Norimberga 1471 - †1528).
La rinomata serie incisa da Dürer fu ristampata per la prima volta a Strasburgo da Greff, il quale sostituì il monogramma AD con il proprio IVF (Ieronymus von Frankfurt).
Hieronymus Greff (*1460 ca. - †1527 ca.) fu un incisore e pittore attivo a Francoforte e Strasburgo attorno al 1500. Nel 1502 pubblicò a Strasburgo la serie dell'Apocalisse di Dürer con il titolo "La rivelazione segreta di Giovanni". Tutte le 15 tavole recano il suo monogramma "IVF".
Il soggetto è tratto dalla (Apocalisse 9:15-21): (15) E furono sciolti i quattro angeli che erano stati preparati per quell'ora, quel giorno, quel mese e quell'anno, per uccidere la terza parte degli uomini. (16) Il numero dei soldati a cavallo era di duecento milioni e io udii il loro numero. (17) Ed ecco come mi apparvero nella visione i cavalli e quelli che li cavalcavano: avevano delle corazze color di fuoco, di giacinto e di zolfo; i cavalli avevano delle teste simili a quelle dei leoni e dalle loro bocche usciva fuoco, fumo e zolfo. (18) Un terzo degli uomini fu ucciso da questi tre flagelli: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle bocche dei cavalli. (19) Il potere dei cavalli era nella loro bocca e nelle loro code; perché le loro code erano simili a serpenti e avevano delle teste, e con esse ferivano. (20) Il resto degli uomini che non furono uccisi da questi flagelli, non si ravvidero dalle opere delle loro mani; non cessarono di adorare i demòni e gli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare. (21) Non si ravvidero neppure dai loro omicidi, né dalle loro magie, né dalla loro fornicazione, né dai loro furti.
Impressione coeva, stampata su carta vergellata fine con filigrana "T".
Ottima conservazione.
cfr. Benezit VI 413; Hollstein 28 B9.


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