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Regolamento per la patriotica nobile società del Casino, stabilita con articoli convenuti fra i Soci Fondatori, approvata e poi e specialmente protetta dal Re Vittorio Amedeo III. Torino, Giammichele Briolo, 1788.

Interessante raccolta dei regolamenti della società del Casino, poi del Whist o Accademia Filarmonica, costituitasi  nel palazzo Solaro del Borgo (Isnardi di Caraglio) nel 1784 sotto il regno di Vittorio Amedeo III, non solo come luogo di ritrovo e svago ma anche di scambio culturale.

€ 450,00

Descrizione

In-folio, 14 cc. non num. inclusi l'antiporta e il frontespizio.
Antiporta a piena pagina incisa da Teresa Ramis su disegno di Pregliasco, con figure allegoriche del Po, della Dora e di Torino, frontespizio con monogramma della Società, testatina e finalino, indice in fine. Contiene i regolamenti o statuti della Società del Casino ''composta di dugento Nobili... con domicilio negli stati di Sua Maestà''. Allegato all'esemplare foglio di adunata della giunta della società del Casino.
Completo.
Legatura in cartonaggio azzurro del Novecento, tassello in pelle nera contenente titolo in oro al piatto anteriore.
Interessante raccolta dei regolamenti della società del Casino, poi del Whist o Accademia Filarmonica, costituitasi  nel palazzo Solaro del Borgo (Isnardi di Caraglio) nel 1784 sotto il regno di Vittorio Amedeo III, non solo come luogo di ritrovo e svago ma anche di scambio culturale.
La creazione della società del Whist nel 1841 fu iniziativa personale di Camillo di Cavour, su sollecitazione dell’ambasciatore di Francia. Voleva un "club", diverso dai circoli che già esistevano in Italia, simile invece a quelli delle grandi capitali europee.
I primi 40 soci scelti personalmente rappresentavano la società che "contava" all'epoca. Con loro Cavour intendeva passare le ore libere giocando al whist (l’antesignano del bridge) o a scacchi, o in conversazione fra persone di gentile educazione come stabilisce lo Statuto del 1847. Fra i 40 soci fondatori almeno 10 discendevano da famiglie che nel 1788 appartenevano alla “Patriottica Nobile Società del Casino” approvata e protetta da Re Vittorio Amedeo III, scioltasi al momento dell’occupazione francese. La società del Whist andò assumendo sempre più le caratteristiche di un club all’inglese dove si riuniscono soci con un comune modo di vivere, educazione e ambiente. Così, fino all’unione con l’Accademia Filarmonica, il Whist rimase un circolo fondamentalmente aristocratico.
Buona conservazione del documento.

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